La noce lara compie 30 anni
nel 1991 ALberto Valier pianta il primo noceto in italia di noce lara

La noce Lara in Italia compie 30 anni, un compleanno tutto da festeggiare.
"Nel 1991 abbiamo messo a dimora il primo noceto di varietà Lara in Italia. Una novità assoluta sia in termini di coltivazione che di prospettive di lavorazione del prodotto.
La scelta della varietà Lara è stata sicuramente una carta vincente, ma oggi, a 30 anni di distanza vogliamo celebrare l’idea che è stata dietro a quella scelta. Un’idea di innovazione in un settore che era rimasto fermo nel tempo".
Alberto Valier legge per la prima volta della coltivazione del noce negli anni ’70, in una rivista di settore, da li inizia sempre di più ad approfondire la conoscenza di questa coltura. Sono anni di studio che lo portano a conoscere persone di riferimento nel mondo dell’agricoltura italiana e d’oltreoceano. Il rapporto con l’Università di Davis in California diventa sempre più stretto e, nonostante i pareri contrari di gran parte dei suoi interlocutori, Alberto Valier continua a credere fortemente in questa visione e decide nei primi anni ’90 di aprire, anche in Italia, la strada della coltivazione specializzata di noci.
IL PRIMO NOCETO DI NOCI LARA - 1991
Le sfide erano tante, il clima completamente diverso rispetto alla California - tanto che docenti americani avevano suggerito ad Alberto Valier di comprare azioni di una miniera di rame, per combattere la batteriosi - il mercato italiano abituato alle noci americane e al sapore forte e deciso delle noci di Sorrento, l’assenza di storia e letteratura in merito alla coltivazione di varietà da frutto diverse oltre alle Chandler, sfide accolte con lungimiranza e che oggi possiamo bene dire sfide vinte.
Nel 1991 finalmente si piantano i primi alberi, Alberto Valier a Rovigo e Roberto Grandi a Mondonuovo (Bo) danno avvio al progetto noce. Vicissitudini familiari porteranno gli eredi di Grandi ad abbandonare il progetto spostando le piante di noci ancora giovanissime a Rovigo.
L’Azienda Agricola Valier diventa quindi un vero e proprio campo di sperimentazione di questa nuova coltura; con questo noceto si introducono due novità in Italia la prima è la fioritura laterale, la seconda è la varietà. La fioritura laterale permette ad un albero di produrre fino a quattro volte di più rispetto ad un albero a fioritura apicale, come erano gli alberi di noce presenti sul territorio italiano, in particolare nel meridione.
La scelta della varietà cade su UC61-25, una varietà messa a punto a Davis nel 1961, importata poi in Europa con il nome di Lara. Una varietà quasi sconosciuta che negli USA non era mai stata valorizzata ma con delle caratteristiche di fioritura che si potevano adattare bene al clima della Pianura Padana. Una noce dal gusto più dolce che poteva ben differenziarsi e farsi riconoscere in un mercato abituato a sapori più decisi.
Negli anni seguenti Alberto Valier cura la messa a dimora di altri noceti in Polesine, nel Trevigiano e in provincia di Venezia arrivando a fondare nel 1993 il primo consorzio dedicato alla noce.
IL PRIMO RACCOLTO DI NOCI LARA - 1994

Se con la piantumazione dei noceti la prima parte del lavoro era stata fatta, la prima raccolta delle noci ha posto il problema di riuscire a introdurre la varietà Lara nel mercato italiano. I primi approcci sono stati difficili, il prezzo che i mercati ortofrutticoli proponevano per questa nuova varietà erano bassi, al massimo all’80% del prezzo delle noci americane ed inoltre il consumatore era abituato al gusto forte e deciso delle Sorrento. Non ci si è lasciati scoraggiare e si è continuato a cercare persone e mercati che credessero in questo prodotto.
Dalle difficoltà iniziali piano piano la noce Lara si è fatta strada arrivando ad essere una varietà tra le più apprezzate in Italia e arrivando a costare indicativamente il doppio del prezzo delle noci americane. Prezzo non creato a tavolino ma forte della qualità del prodotto, la noce Lara si è conquistata un suo mercato, ha saputo differenziarsi e soprattutto è piaciuta alle persone, banco di prova ultimo per il successo di un prodotto.
"L’impegno di mantenere fede a quella promessa di innovazione e crescita alla base della nostra storia lo stiamo portando avanti e il nuovo noceto che abbiamo piantato in Azienda e gli investimenti che stiamo affrontando ne sono la prova concreta".